Ci sono istanti che sembrano sospesi tra il respiro e l’eternità.
Momenti che non chiedono nulla, ma si offrono come doni silenziosi:
un raggio d’alba che accarezza la pelle, il fruscio delle foglie nel bosco,
il battito lento del cuore mentre mediti accanto all’acqua.
Sono frammenti di tempo che non urlano,
ma sussurrano verità profonde.
In questi piccoli riti quotidiani si cela una felicità autentica,
quella che non ha bisogno di clamore per esistere.
È lì che l’anima si distende, si riconosce, si risolleva.
Allora non rincorriamo altro....
Immergiamoci in ciò che ci nutre,
lasciamoci inebriare dal profumo delle sensazioni che ci appartengono.
Che siano grandi o minuscole, luminose o appena percettibili,
ciò che conta è che parlino la lingua del nostro sentire.
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